La parola parquet è francese e indica una tipologia di pavimento costituito da tavolette di legno, inizialmente indicava il diminutivo di parc (parco).
In seguito grazie al nome della sala in legno dove Luigi XIV, re di Francia, teneva le sue riunioni, il termine venne esteso.
La parola infatti è stata inclusa nel lessico dell’arredamento a cavallo tra Seicento e Settecento, quando il parquet venne il pavimento più utilizzato nelle dimore della nobiltà europea.
In precedenza il legno era stato adottato nei paesi scandinavi e addirittura già al tempo degli Egizi, ma senza resti per via del naturale deterioramento.
In Italia si diffuse dal XIX secolo, soprattutto al nord. Durante il fascismo venne tradotto come “tassellato” per l’usanza di italianizzare i vocaboli stranieri.
Oggi è uno dei pavimenti più amati che rende subito accogliente la propria casa e riesce a cambiare l’arredamento con poche mosse.
I nostri consigli
Oggi la tendenza è di reinterpretare la tradizione del parquet in chiave moderna.
Qui su Edilceramica avevamo già parlato di Kerakoll Design House, un progetto integrato di design per interni composto da dieci materie innovative coordinate dalla palette di dieci colori caldi e avvolgenti Warm Collection.
Fortemente originale e in contro-tendenza, offre un parquet prodotto in massello, rovere di Slavonia, lavorato meccanicamente per esaltare la texture del legno, prodotto in formati tradizionali,
La destinazione ideale sono le superfici interne. Sia pavimenti che rivestimenti come boiserie, per tutti gli ambienti della casa e per superfici commerciali a medio traffico pedonale.
La posa viene effettuata con il solo incollaggio, omogeneo e continuo.